A Oslo vittorie di Bolshunov e Johaug, De Fabiani e Comarella i migliori azzurri
La Russia scrive la storia dello sci di fondo nella 50 km in tecnica classica di Oslo. Per la prima volta nella tradizionale gara di Coppa del mondo una nazione piazza tre atleti sul podio: a trionfare è Alexander Bolshunov, che grazie anche ai punti bonus conquistati nei traguardi intermedi, sale a quota 1230 in testa alla classifica generale scavalcando il norvegese Johannes Klaebo (1181); secondo, battuto in volata dopo un finale di gara generosissimo nel quale sono stati i suoi strappi a fare selezione, è il veterano Maxim Vylegzhanin che a 36 anni chiude alla grande la propria carriera e viene festeggiato al traguardo dai compagni; terzo è Andrey Larkov che precede un altro russo, Ilia Semikov, il primo a scattare negli ultimi chilometri.
Klaebo ha preso parte alla gara sapendo di non avere il passo dei big in distance così lunghe: è riuscito a portar via qualche punto limitando i danni nei traguardi intermedi, ma si è staccato dopo 35 chilometri ed è sprofondato fuori dalla zona punti. Avrà le sprint di fine stagione (tra cui quella del prossimo appuntamento del 12 marzo a Drammen) per provare il controsorpasso a Bolshunov. Qui il russo ha corso come sempre a modo suo, all’attacco, anche se nel finale ha sfruttato un po’ il lavoro dei compagni, mettendosi in scia e piazzando nel rettilineo finale la zampata decisiva fermando il cronometro a 2h23’49”.
L’azzurro Francesco De Fabiani ha chiuso 18° con un ritardo di 1’03 da Bolshunov, accumulato tutto negli ultimi tre chilometri. Fino a quel momento era rimasto in coda al gruppo di testa, poi nei saliscendi finali, quando sono cominciati gli scatti degli atleti russi, non ha più retto il loro ritmo: con i punti bonus dei traguardi intermedi e quelli conquistati all’arrivo sale a quota 594 in classifica generale e resta nella top ten, all’ottavo posto. Buona la prestazione di Giandomenico Salvadori, ventesimo con due minuti di ritardo: ha vinto la volata del primo gruppetto degli inseguitori, quelli che tra il 37° e il 39° chilometro hanno dovuto proseguire con il proprio passo staccandosi dai primi 19.
Gara femminile
Therese Johaug nella 30 km in tecnica classica di Oslo ha mostrato una superiorità assoluta: la norvegese ha preso subito il comando della corsa, dopo due chilometri e mezzo solo la russa Natalia Nepryaeva aveva provato a seguirne il passo, dopo il quinto chilometro anche lei ha mollato. Così la campionessa del mondo ha fatto praticamente tutta la gara da sola e ha chiuso con 1’45 di vantaggio sulla stessa Nepryaeva che nel finale ha rischiato di farsi raggiungere da Ebba Andersson e la leader di Coppa del mondo Ingvild Flugstad Oestberg, ma ha resistito classificandosi al secondo posto, mentre la svedese ha battuto la Oestberg in volata.
L’Italia applaude la buona e incoraggiante prestazione di Anna Comarella, che a 21 anni era alla prima apparizione nel circuito in una gara così lunga, e ha avuto il merito di stare per molto tempo nelle posizioni di vertice, chiudendo in sedicesima posizione a 5’27 da Johaug e a meno di un minuto dalla top ten. Alle Olimpiadi, un anno fa, fu 34esima nello stesso format, la crescita è evidente. A punti anche Elisa Brocard, 29a a 7’21, mentre Caterina Ganz paga un po’ nel finale e chiude 31a a 7’46.
Intanto in Coppa del mondo Nepryaeva, anche grazie ai punti bonus raccolti nei traguardi intermedi, riduce a 98 i punti di distacco dalla Oestberg, mentre Johaug è quarta a quota 800, dietro anche Krista Parmakoski, oggi settima. Nella classifica distance, invece, c’è il sorpasso della stessa Johaug sulla connazionale Oestberg, ora dietro di 73 punti.
Prossimo appuntamento a Drammen con la sprint in tecnica classica di martedì 12 marzo.